Adatta a chi ha un allenamento di base e pratica escursionismo.
Si parte andando lungo il torrente verso l’imponente anfiteatro che cinge la Val Saisera con le cime del Gruppo del Montasio. Da qui, si incontrano di tanto in tanto delle peculiari sculture che evidenziano elementi distintivi di questa foresta. Si tratta di opere d’arte realizzate con abeti di risonanza, legno utilizzato per la fabbricazione di strumenti musicali di eccellente qualità. L’Alpe Adria Ultra Trail si svolge in concomitanza con il Festival della Risonanza: scopri tutte le attività.
Proseguendo lungo il sentiero, si arriva in un parco tematico dedicato alla Prima Guerra Mondiale: grotte, feritoie e postazioni strategiche inducono a riflettere su quello che devono aver sperimentato gli antenati in questi boschi, un secolo fa. Grazie a dettagliati pannelli illustrativi, si possono conoscere le vicende storiche che hanno avuto luogo tra questi alberi, storie di vita talmente intense da essere difficili da immaginare.
Da qui ci si inerpica lungo un sentiero quasi in verticale, scoprendo scorci unici della Val Saisera tra torrenti, boschi di faggio, abete e cespugli di rododendro e pino mugo. Una salita molto impegnativa, quasi in verticale, senza tratti esposti ma con dei punti sui quali prestare attenzione.
Terminata la salita, si giunge al Rifugio Pellarini, dove vi attenderà un punto di ristoro e una vista che cancellerà ogni fatica: il Monte Nabois, la Val Saisera, il Monte Lussari e la Cima del Cacciatore. Da qui si vede tutto il percorso delle gare, la discesa dei concorrenti della 39 e della 55 dalla Forcella Nabois e il passaggio della 25 e della 39 sulla Cima del Cacciatore.
Si prosegue poi su sentiero fino alla Sella Prasnig, da qui 8 km di relax a scendere in strada forestale fino all’arrivo.